Conosco tutti i passaggi del Silenzio I paesaggi muti, le nebbie dei colori Il fiume delle foglie sullo sguardo Acqua che scorre dalla mia riva all’argine del Tempo Ascolto Nel silenzio esteso Il giorno che bussa alla mia porta Ma tutto è muro, ormai, in questo mondo Non ci sono aperture nelle cose. Riyueren
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Il tuo silenzio
Anche se chiudo gli occhi
posso ancora vedere il tuo silenzio.
E se il Tempo
posa le mani oscure
sul mio volto,
posso sentirlo ancora,
il tuo silenzio che mi parla, mi tocca
e mi ferisce.
Una nuvola di buio e di silenzi
che dal tuo sguardo
piove sulla mia pelle,
e fa di ogni mio sogno
lacrima e memoria.
Riyueren
Riflessi e trasparenze: viaggio di ritorno (a se stessi).
Non è che un confine, il Tempo: al di là ci sono soltanto orizzonti. Niente più giorni, niente più notti… mai più albe inquiete e tramonti senza speranza.
Il viaggio verso se stessi è sempre un ritorno. E mentre il battello riparte da Portovenere verso il Porto Antico, il mio sguardo si perde fra trasparenze e riflessi di sconosciuti e casuali compagni di questo viaggio.
Per un poco l’universo che tutti abbiamo dentro di noi si rende visibile: la costa, le colline e il cielo si sovrappongono a volti e corpi che probabilmente non incontrerò mai più.
Al di là dei vetri, invisibile, assaporo in silenzio anche i viaggi altrui: a Camogli, sul molo, la gente cammina… ciascuno racchiuso nel proprio sogno del reale.
E io torno a me stessa, con occhi nuovi.
La tua presenza assente
La tua presenza assente
e quel silenzio nelle tue parole,
e quel tuo sguardo
che non mi ha mai vista…
pungono la mia vita, fanno male
ma non sono spine:
mi cadono nel cuore come semi.
Bagno con il dolore questa terra,
dove a passi di lacrima cammino,
giardino invisibile e segreto.
Negli occhi mi germoglia la Bellezza
che tu non sai vedere:
anche i tuoi sogni neghi,
solo perché ti svegli e non ricordi.
Riyueren
Riflessi in Villa Durazzo Pallavicini
http://www.villadurazzopallavicini.com/
Spegnerò al Silenzio tutte le sue ombre.
Accenderò parole nella sua bocca vuota
e lui verrà: una triste falena
che brucia il suo volo
al calore dei suoni.
Incendierò i miei sogni
e del cristallo che sono
ne farò arcobaleni.
Riyueren
The Lights I love
Nella stanza al mattino
sorge prima il silenzio,
poi viene il sole:
camminano insieme
piccoli passi di luce
sino a che l’intera parete è percorsa
di orme splendenti,
occhi che leggono in cuore.
Mentre il sole va altrove e tramonta
la parete si spegne:
nella stanza rimane il silenzio
a vegliare il mio tempo e i miei sogni.
Riyueren
Sono le luci che amo, quelle che entrano nella mia camera da letto e dilagano sull’intera parete che ho di fronte illuminandola solo nei mesi estivi.
Hanno colori diversi, a seconda di dove si posano.
La prima volta che le ho “viste” (eppure c’erano da anni, vivo qui dal 1980) era nell’agosto del 2011: da allora è tutto un gioco di specchi e di sguardi.
Ogni nuovo dolore
Mirrorless in the mirror & a cage in the cage
Comunicazione e riflessioni
Mi rivolgo a chi è sempre entrato qui con buone intenzioni e spero abbia trovato in questo luogo qualcosa di gradevole e in me, se non un’amica, almeno una persona con cui ci si può rapportare in modo normale e civile.
Sono, come si suol dire, “in rete”, dal dicembre 2007 con le mie foto e i miei scritti e mai mi era capitata una cosa simile, cioè di essere oggetto da un lato di molestie ingiustificate da parte di una persona che nemmeno conosco e da un altro di controllo di ogni cosa che scrivo, dove vado a commentare, cosa dico…ecc…ecc..
Mi sono trovata, per dirne una, indirizzata ad un blog dove campeggia oltre a strane minacce nei confronti miei e di un blogger che conoscevo sin dai tempi di Splinder, una foto di una donna che bacia un pettirosso morto sulla sua mano. Per chi sa della mia amicizia con il piccolo Mir e del mio dolore per la sua assenza ormai definitiva questa non potrà che apparire una vera cattiveria nei miei confronti.
Ho preso così una decisione.
Non intendo privatizzare o peggio cancellare questo mio spazio, perché mi piace potermi esprimere liberamente in un posto tutto mio.Le ingerenze di cui sopra, però, mi costringono a chiudere i commenti, nonostante ci fosse la moderazione (non ho mai, ripeto, mai, sino ad oggi, dovuto e voluto cancellare un solo commento).Il motivo è presto detto: non intendo che, scrivendo commenti qui da me, altre persone possano essere coinvolte in una cosa simile, che è evidentemente opera di una persona che ha non pochi problemi (che le siano stati causati, non da me, tra l’altro, ma, come sostiene, da altra persona, io cosa c’entro?). Non sia mai che i miei commentatori subiscano le molestie di cui sono oggetto io in questi giorni.
Devo concludere che questo mondo virtuale non fa per me, per cui, altra decisione, me ne starò in questo spazio restando in rete solo ed esclusivamente con le cose che faccio e basta. C’è una pagina apposta per i contatti e molti di voi hanno il mio recapito, per cui non sparisco del tutto come forse certa gente vorrebbe.
Non escludo di sporgere denuncia, comunque, se le minacce dovessero continuare.
Sono sempre stata una solitaria. Ritorno ad esserlo. Se vi fa piacere, continuate a seguirmi. Se non potrete più lasciare traccia del vostro passaggio qui non sentitevi a disagio, sentirò lo stesso la vostra presenza e cercherò di fare sempre meglio.
Il mio abbraccio.
Susanna
Harmony of reflections
Nel piccolo parco giochi, poco lontano dal traffico natalizio e dai passanti frettolosi, la quiete di una pozzanghera solitaria nel bel mezzo dell’asfalto mi apre lo sguardo su di un mondo dove tutto è armonia: gli alberi, le foglie cadute, i pezzetti di cielo… tutto sembra in volo verso qualcosa di grande, di essenziale. Solo il telefonino, nient’altro, ma ho scattato con il cuore alla massima apertura e il respiro sospeso.
Vorrei regalare a tutti voi questi momenti di riflessione, armonia e pace.
Auguri ancora.