Paesaggi

Nel silenzio
Conosco tutti i passaggi del Silenzio
I paesaggi muti, le nebbie dei colori
Il fiume delle foglie sullo sguardo
Acqua che scorre 
dalla mia riva all’argine del Tempo
Ascolto
Nel silenzio esteso
Il giorno che bussa alla mia porta
Ma tutto è muro, ormai, in questo mondo
Non ci sono aperture nelle cose.

Riyueren
Riflessi
Foglie
Foglie
Ombre
Come isole nella nebbia
Come isole nella nebbia
L'albero (elaborazione B&N)

La casa vuota

Falling
Falling

Io non sono che un grano di terra
Un grumo di luce confusa
Uno scarto di cristallo di rocca
Una scheggia di tempo sfinito
Una goccia fra le ciglia del mare
Una foglia caduta danzando
Quel nome dolce che io non ho scelto

Riyueren

La casa vuota
La casa vuota
La casa vuota
La casa vuota
La casa vuota

Ora la casa è vuota: la polvere può posarsi solo sui ricordi, perché quelli non se ne vanno, nessuno li porta via. Non si sgomberano, i ricordi. Non ci sono discariche dove gettarli. Non ci sono mercatini dell’usato dove venderli: non hanno prezzo, poi.

I ricordi sono frammenti della mia vita: mi sono rimasti negli occhi, visioni, vetri, multicolori, pezzetti di me che si ricompongono nel mio sguardo ruotando come in un caleidoscopio.

Vent’anni fa, in quelle stanze ora spoglie di tutto, una bambina correva con in mano uno specchio guardandoci dentro per “camminare nel soffitto”. 

Nella bella stagione le finestre erano aperte, il vento e il sole entravano, portando luci e profumi mentre una ragazzina solitaria correva con la penna sul foglio e con lo sguardo fra i libri.

Poi una donna bambina trovò una vita tutta sua, ma ancora la casa rimase, come in attesa, ancora abitata, vissuta, piena di cose e pensieri. E persone.

Ora sono andati via tutti. Ora la casa è vuota. Ora il mio cuore è pieno di ricordi.

Send me an angel

Ci sono parole che unite alla musica ti entrano nell’anima e non se ne vanno, restano lì e ti fanno crescere in consapevolezza.

Ci sono canzoni di una poesia infinita che ti aiutano a capire in quale modo la tua vita può aprirsi all’universo. Questo specialmente nel tempo oscuro in cui ci troviamo a vivere.

Negli ultimi due anni mi sono astenuta dal fare commenti: ce n’erano anche troppi e di tutti i generi. Non voglio cominciare adesso, perché dovrei scrivere ben più di un post e non mi sembra il caso.

Mi limiterò a sintetizzare il mio pensiero. Certo, l’Uomo si è evoluto, non ci sono dubbi su questo, basta per esempio vedere cosa riesco a fare qui attraverso una semplice tastiera che permette alle mie parole e alle mie foto di viaggiare nel mondo.

L’umanità si è evoluta, peccato lo abbia fatto nella direzione sbagliata. Dalla clava siamo arrivati ad armi inimmaginabili. Armi, appunto. Siamo tecnologici… ma disumani: grandi cervelli (anche se pure lì avrei qualche dubbio) e cuori inesistenti.

“Here I am. Will you send me an Angel?”

Fog of Light
In questo silenzio che nessuno muove
In questo vuoto senza vento
Io mi guardo altrove

Riyueren
Fog of Light (elaborazione)

Siate come semi che germogliano nella Luce.

The green heart of a leaf (Il cuore verde di una foglia)

Perché dovrei meravigliarmi dei segni che la vita dissemina davanti ai miei occhi? Li assaporo, li lascio crescere in me, germogliamo insieme.

Così, giorni fa, non ho potuto fare a meno di notare questa foglia secca ma con ancora un cuore verde. L’ho raccolta e portata con me. L’ho fotografata. È rimasta uguale a quel giorno mentre io credevo che avrebbe perso quel suo straordinario cuore verde.

Quello su cui i nostri occhi si posano ha sempre qualcosa da insegnarci, qualcosa con cui segnarci. Io mi nutro di questo. Mi piace. Mi piace conservare al mio interno lo stesso cuore verde di questa foglia mentre vado avanti oltre l’autunno, verso il mio inverno e con tutte le mie domande, che forse troveranno la luce di una risposta, un giorno. Forse, o forse no, ma non mi importa più di tanto.

The green heart of a leaf
Quali radici al di qua dell'erba?
E quali sono i limiti del cielo?
Sconfinano orizzonti nel mio sguardo
ma i sogni non vanno oltre la Notte
dentro di me il buio è una domanda
che stenta a farsi luce.

Riyueren

Satori

Satori
Da un respiro all'altro
In dolcezza cammino
Scivolando a volte
Su lacrime di ghiaccio
Mentre con gli occhi volo nel silenzio

Riyueren

Sono stati giorni difficili e sotto molti aspetti. Al dolore per la perdita improvvisa di mio padre (mi sembra impossibile che siano trascorsi già quasi sei mesi) nonostante avesse comunque raggiunto un’età avanzata ( 92 anni, quasi 93, a differenza dei 59 appena compiuti di mia mamma nel lontano 1996) si è aggiunto un desolante coacervo di incombenze burocratiche inimmaginabili ( e non mi riferisco agli esborsi varii il cui culmine avverrà al momento del rogito notarile con 600 euro per “accettazione tacita di eredità”) che, passando per l’imposta di Successione, vanno dalla trascrizione Tari a mio nome ma rate di acconto ancora a nome suo,con conguaglio a dicembre, acconto e saldo Imu seconda casa, certificazioni energetiche, sanatorie di piantine e similari, modifica volture catastali per codice fiscale errato, sino allo sgombero, amarissimo, di un appartamento in cui ho vissuto dall’età di tre anni sino al 1980, anno in cui mi sono sposata.

I miei occhi hanno volato nel silenzio di questi mesi: sono diventati un po’ le mie ali.

Ho pensato molto e scritto poco e comunque non qui.

Ho tenuto (e ancora tengo) una specie di diario dell’anima, dove contano di più le dimensioni interiori, emozioni, pensieri, del resoconto della giornata.

Ogni mattina, dalla mia finestra privilegiata sull’alba, aspetto il sorgere del sole, attendo il primo raggio che scivola, “scappa via” dalle colline all’orizzonte e dal momento che siamo ancora nella bella stagione lo vedo praticamente tutti i giorni.

Il primo raggio è mio e ne sono felice: lo prendo su di me come se io fossi un insetto o un filo d’erba. Lo assorbo nell’anima.

Cerco di coltivare il silenzio nella mente ma anche un canto nel cuore.,

Cerco di capire il senso di questo blog e della mia presenza in rete (dal lontano 2008, ormai). Prima o poi ci riuscirò. Intanto vado avanti.

“Andiamo avanti”, come diceva papà.

Pretiosa Lux

Pretiosa Lux
Sole velato
Un raggio solitario
Preziosa Luce

Riyueren

Un cielo imperfetto, privo del sereno azzurro e del candore delle nuvole, ha in sé la perfezione dell’armonia: il sussurro dell’universo.

Non ricompongo i miei frammenti con il piombo del passato ma con l’oro del presente.

Pretiosa Lux