“Ma il mio sguardo ancora cammina…”

Dreamstones

Erano sette gli alberi di amarene
Sette nuvole bianche in primavera
Ora due li nasconde
l’erba fitta e leggera
Gli altri cinque muoiono piano
incalzati dal vento e dai funghi

Ma il mio sguardo ancora cammina
su petali bianchi:
la memoria dei semi ricopre
il dolore del prato.

Riyueren

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Fotopoesia

Visioni

Sculture (Gianfranco Timossi)

Nei tempi antichi era assai comune un modo di pensare molto diverso dal nostro: quando oggi se ne parla, specie facendo riferimento a popoli lontani o nel tempo o dalla nostra realtà quotidiana, lo si definisce, forse con un po’ della nostra supponenza da esseri civili (che poi su questo “civili” ci sarebbe da dire) “pensiero magico”.

Non era esattamente un pensiero, era qualcosa di più, era anche uno sguardo, era soprattutto un “vedere”.

Così i nostri antenati sapevano che i boschi erano pieni di creature semidivine, anzi, meglio, gli alberi (ma anche le acque, dalle sorgenti ai fiumi) erano creature loro stessi.

Invisibile non vuol dire inesistente, significa semplicemente che i nostri occhi non riescono a vederlo.

Forse gli occhi non bastano. Forse ci vuole qualcosa di diverso in aggiunta.

Gianfranco Timossi non solo è in grado di “vedere” ma anche di mostrare agli altri quello che lui vede, cosa che solo un vero artista è in grado di fare.

Le sue sculture sia in pietra sia in legno (solitamente tronchi di ulivo) sono qualcosa di straordinario, testimonianza di un pensiero che è in grado di rendere visibili altre (e alte) dimensioni.

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Sculture (Gianfranco Timossi)

 

Dreaming Stones 2

Dreaming Stones

Il Bianco è la Luce. Il Nero è l’Oscuro. I colori non sono assenti, sono semplicemente all’interno delle cose e di chi le fotografa.

Il Bianco è il presente, il Nero è l’eternità. Il tempo dello scatto è la sintesi di un viaggio iniziato molto prima, il raggrumarsi di un’emozione in pensiero e insieme l’inizio di un viaggio nuovo (in cerca di colori interiori, forse).

Il b/n mi restituisce la luce nelle buie notti dell’anima.

Per questo lo amo.

Dreaming Stones

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Dreaming Stones Dreaming Stones

Dreaming Stones

Dreaming Stones

“Tutto si muove, tutto vibra, niente è in quiete” (Kybalion, terzo principio detto “della Vibrazione”).

Dreaming Stones

Anche se i miei occhi non sono in grado di vedere il movimento della vita che danza all’interno di ogni cosa, sia vivente sia inanimata, una parte di me lo percepisce, soprattutto quando sta al di qua della mia macchina fotografica.

Per questo ogni mio scatto è un ritratto, che si tratti di una persona, un animale, un oggetto, un fiore… o, come in questo caso specifico, statue funerarie (cimitero monumentale di Lavagna).

Vorrei parlare di come dal dolore possa scaturire la bellezza, ma sarebbe un discorso troppo lungo.

Mi limiterò a dire che anche le pietre hanno un’anima, come ce l’hanno alcuni luoghi… (a differenza di certi esseri umani).

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Le nove Muse – scultura di Gian Franco Timossi b/n

Come sapete, l’opera non è ancora completa, ma le emozioni che ne scaturiscono hanno già preso forma dentro di me.  Le condivido con tutti voi nel modo che sento più mio, in B/N, ringraziando ancora GianFranco Timossi che mi permette di esprimere le mie visioni attraverso le sue.

Le nove Muse scultura di GianFranco Timossi (particolare)

 

Le nove Muse scultura di GianFranco Timossi (particolare)

 

Le Nove Muse opera di GFranco Timossi