Sul Lago di Alserio, lontana, ma con l’anima abbastanza vicina:
Volano sulla nebbia
le piume dei miei occhi.
Yūgen, “leggermente oscuro”, il mistero profondo, ciò che non si può spiegare con le parole, perché è al di là di esse.
Io credo abbia a che fare con l’orizzonte, quello interiore, che, come l’orizzonte davanti ai nostri occhi, è insondabile, irraggiungibile, si sposta a mano a mano che noi ci avviciniamo, ma dobbiamo andare avanti comunque seguendone il richiamo.
È la sfumatura tra un colore e l’altro nell’arcobaleno e anche nella nebbia.
È il silenzio che si fa musica fra una nota e l’altra.
È quello che io intuisco e non riesco a dire: mi limito a mostrare questa sequenza di volo (cormorani?, non so) sul lago fra la nebbia. Ognuno, ne sono certa, trarrà una sua personale idea di Yūgen.
Buon volo.