Yūgen

Yugen

Sul Lago di Alserio, lontana, ma con l’anima abbastanza vicina:

Volano sulla nebbia
le piume dei miei occhi.

Yūgen, “leggermente oscuro”, il mistero profondo, ciò che non si può spiegare con le parole, perché è al di là di esse.

Io credo abbia a che fare con l’orizzonte, quello interiore, che, come l’orizzonte davanti ai nostri occhi, è insondabile, irraggiungibile, si sposta a mano a mano che noi  ci avviciniamo, ma dobbiamo andare avanti comunque seguendone il richiamo.

È la sfumatura tra un colore e l’altro nell’arcobaleno e anche nella nebbia.

È il silenzio che si fa musica fra una nota e l’altra.

È quello che io intuisco e non riesco a dire: mi limito a mostrare questa sequenza di volo (cormorani?, non so) sul lago fra la nebbia. Ognuno, ne sono certa, trarrà una sua personale idea di Yūgen.

Buon volo.

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen