Direzione (o della scelta)

Forse credi di essere tu a scegliere il viaggio, ma in realtà è lui che sceglie te. E molto spesso ti obbliga a fare una scelta, specie quando non è un viaggio qualunque ma è Il Viaggio, quel percorso che ti porta a camminare al tuo interno.

Il Viaggio: il più lungo, sicuramente, il più silenzioso, a volte, il più solitario, spesso.

Il Viaggio può anche rendersi palese ai tuoi occhi durante un viaggio normale.

Cosa c’è di più evidente della Luce, di più “illuminante”?

Così, del mio Viaggio durante un viaggio in battello a Portovenere, invece delle foto -cartolina che comunque ho fatto e che per ora non condivido, non essendo mia intenzione fare di Mutazioni un depliant turistico, questo mi è rimasto negli occhi: le innumerevoli candele all’interno della chiesa di San Pietro ed uno strano fiore in ceramica incastonato proprio per terra, sulla strada che conduce alla piccola chiesa sulla scogliera.

Quante cose “nasconde”, la Luce!

Queste fiammelle sono persone. Chi è venuto per chiedere, chi per ringraziare, sicuramente ogni candela è una storia, una vita. Qualcuna diritta, qualcuna inclinata a ripiegarsi quasi su se stessa… come sono io, a volte.

E poi quel fiore, semplice, in disparte, fra i piedi di tanti (troppi) turisti, tutti intenti a fotografare (con una certa prepotenza, devo dire) le loro “cartoline” e, puro orrore, a farsi dei selfie al telefonino con quegli sciagurati prolungamenti metallici. Mi sono resa conto che stavo viaggiando da sola…ed è così che il Viaggio mi ha obbligata a fare una scelta: la mia bussola del cuore ha ritrovato la sua direzione.

E no, non ho acceso una candela, nella chiesetta: accendo qui le mie foto, stasera. Non chiedo: ringrazio.

 

Luce

 

Luce

 

Luce

 

Luce

 

Strange flower

 

40 pensieri su “Direzione (o della scelta)

  1. Grazie a te,cara Dina. E scusami se mi ripeto, ma voglio sottolineare ancora una volta che quelle candele hanno davvero “illuminato”anche me. Hanno fatto luce in me. È stato un viaggio, non mi vergogno a dirlo, benedetto. ❤

    Piace a 1 persona

  2. Anche per me le candele, rappresentano, ognuna, una persona.
    Cera fatta di richieste, di ringraziamenti, di sussurri…
    Un modo per accendere la speranza. Che è Luce per continuare a camminare.
    Le foto sono estremamente suggestive.
    Mi rapiscono immediatamente. Lasciandomi andare, con tanta serenità.
    Grazie , cara Susanna♥️♥️♥️

    Piace a 1 persona

  3. Tu sei molto gentile, Wayne, ma temo di non aver lasciato molti commenti da te. Sai bene che ho problemi con la comprensione dei film quindi non è che ho molto da dire, purtroppo.. 🙂

    "Mi piace"

  4. Anch’io ti ringrazio per la risposta, e soprattutto per i tanti commenti che hai lasciato sul mio blog: sei una risorsa preziosa per i piacevolissimi dibattiti che nascono quando pubblico un nuovo post. 🙂

    "Mi piace"

  5. Ti ringrazio. Quel fiore di ceramica incastonato sotto ai piedi di tutti ( e nessuno che lo vedeva, oltretutto)…chissà chi lo ha messo, poi magari cerco in rete.

    "Mi piace"

  6. sono stato molte volte a Portovenere, luogo meraviglioso, ricordo anche molto bene queste candele, l’atmosfera quasi surreale che si crea all’interno, con tutti quei turisti smaniosi di esserci e d’immortalare la loro presenza. Bravissima nel descrivere le sensazioni che provi, spesso non è tanto la meta quanto ciò che proviamo nel descriverla a renderla meravigliosa e unica.
    Sempre bellissimo seguirti, buona settimana e buona luce, e come sempre grazie per seguirmi nel mio blog (:-))

    Piace a 1 persona

  7. Il viaggio è importante per ognuno di noi, la Luce la puoi accettare solo se la vuoi, turisti o no in quei luoghi puoi concentrarti solo se veramente vuoi che essa entri nel tuo viaggio.

    Piace a 1 persona

  8. Sai che non ho mai pensato prima che le candele sono persone, storie, anche viaggi? Grazie per questa riflessione. Quanto alle foto-cartoline, selfie e affini, sono d’accordo naturalmente

    Piace a 1 persona

  9. Bellissime quelle luci di Vita accese, belle davvero, ognuna con una sua direzione, ognuna con un fuoco che brucia a modo suo. Ognuno è solo a bruciare il suo fuoco, ognuno è solo nelle sue scelte, ognuno è solo mentre si consuma, perchè così deve andare , perchè il nostro spirito è eterno ed infinito anche se stentiamo a crederci e ce la possiamo fare, l’importante è riconoscere la strada, quella che fà per noi. Grazie per le parole che ci portano a riflettere e per le foto.

    Piace a 2 people

  10. Appartiene a ciascuno di noi, inizia dalla nascita: il viaggio. Ognuno di noi viaggia, ogni giorno, ora, minuto; cresce, apprende nuove cose e ne perde altre. I percorsi di noi persone comuni non saranno scritti nelle letterature o nei libri di storia, ma ognuno di noi intraprende una strada di vita che a sua volta si intreccia con quella di molti altri. Spesso il significato del viaggio è soprattutto nella sua direzione e la sua meta può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta può addirittura sfuggire, può essere perennemente e vanamente inseguita.
    La vita germoglia proprio dentro ciascuna delle cose che abitano il tempo e lo spazio; è mimetizzata dietro al volto di quanti incrociano i nostri passi, si alimenta dei sentimenti, delle illusioni, delle passioni, delle sconfitte che affollano il cuore di quanti osano mettersi in cammino.
    Sovente ci accade di vivere e di non accorgersene, di aspettare e di non riuscire a riconoscere, di intraprendere e di restare, comunque, insoddisfatti.
    Il sentiero della vita non è tracciabile, non è mai riconoscibile prima di essere percorso. E’ simile al volo di un gabbiano nel cielo, alla rotta di una barca sul mare: la traccia c’è, è riconoscibile, ma soltanto dopo, anzi proprio mentre si realizza.
    Ricorda l’amore. Rimane misterioso il suo percorso, si realizza esattamente nel momento in cui si offre. Il cammino di un uomo e di una donna resta indefinibile, misterioso, eppure è avvolgente, appagante perché impastato di desiderio e di memoria, di passione e di nostalgia, di fisicità e di evanescenza, di provvisorietà e di eterno, di riconoscimento e di meraviglia.
    E non c’è viaggio migliore di quello in cui si impara a lasciar scivolare dentro, nell’intimità, voci, luci, luoghi, sentimenti, timori, silenzi e spazi… consapevoli, alla fine, che nessun viaggio è definitivo.
    La gioia o la delusione non vengono da fuori: affiorano dal proprio profondo.
    Ciò che sazia è il desiderio. Ciò che soddisfa è l’inedito. Ciò che assicura pienezza e gioia è la capacità di cercare e di stupirsi per tutto ciò che c’è di nuovo nella vita e nei volti di coloro che la affollano.
    Passare di luogo in luogo, di viaggio in viaggio, di passione in passione, di cuore in cuore, non è difficile, ma la scommessa, la sfida è un’altra: cercare, riconoscere, accogliere, far durare ciò che provvisorio non è, e che indossa tanto, tanto spesso le vesti della fragilità e del non evidente.
    Il percorso, il cammino non è già tracciato e nessun viaggio è definitivo: anzi, il miglior viaggio è, incredibilmente, quello incompiuto.
    Basta saper ricominciare.

    VIAGGIARE…

    di Fausto Corsetti

    Con un caldo affettuoso abbraccio

    Fausto

    Piace a 4 people

  11. Sì, ho capito, Seph, cosa intendi. Posso parlare solo per me, ovviamente. Quando decidi qualcosa per la tua vita non credo che questo sia un’illusione: le illusioni solitamente vengono prima, è per quello che poi, quando capisci che di illusioni si tratta, devi scegliere per forza se continuare così o lasciar perdere.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.