L’orsetto bianco

L'orsetto bianco

Ho sempre pensato (e scritto un po’ ovunque) che le parole in-segnano i confini e le immagini aprono orizzonti. Grazie al corso di disegno ( e soprattutto grazie al mio insegnante, Simon Antelmi, anima veramente speciale per la sua grande sensibilità e modestia nonostante sia campione del mondo di modellismo ) ho potuto rendermi conto del legame tra fotografia e disegno. Ho sempre detto che con la fotografia io abbraccio il mondo con gli occhi: ora, con il disegno, addirittura lo posso accarezzare.

Stamattina ho accarezzato l’orsacchiotto bianco che mi segue da più di quarant’anni. 🙂  ❤

24 pensieri su “L’orsetto bianco

  1. 🙂 in realtà non dovrebbe sorridere, non sai quante volte ho provato a rifare quel musetto…ma si vede che doveva sembrare un sorriso…alla fine mi sono arresa. E sorrido anch’io (nonostante da stamattina mi si sia bloccata la schiena).

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  2. Non credo che tu sia meramente un tramite. La tua sensibilità ti porta a riconoscere ciò che ha qualcosa da dire e lo porta in luce, lo svela. Quello che fai è prezioso.

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  3. Grazie. Qui dentro ci sono tutte le “mutazioni” del mio silenzio. Non saprei definirle artistiche, so che fanno parte di me.Sono un tentativo, non so quanto riuscito, di comprendere meglio il mondo e me stessa.

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  4. Grazie Mara! Simon mi ha detto che se continuo ad esercitarmi “brucerò le tappe” (io non so bene quali e quante siano, queste tappe). Devo dire che la lentezza del disegno in confronto alla rapidità dello scatto fotografico è di un rilassante unico.

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  5. Cara Claudine, e tu mi hai fatto ricordare un orsacchiotto più o meno dell’età del tuo, anzi, un po’ più vecchio… giallo polenta e ruvido, pieno di paglia… purtroppo mia madre lo buttò via tanti anni fa, senza avvertirmi. 😦

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  6. L’ho sempre trovato dolcissimo, il mio orsetto bianco. Un po’ come in fotografia, alla fine è il soggetto che ti “dice” come vuole essere ritratto, presentato, post prodotto… ed io sono ben felice di essere semplicemente un tramite.

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  7. Sai Max, più che soddisfazioni… io direi insegnamenti: ogni modalità espressiva arricchisce la mia anima, anche di sogni, ma soprattutto di significati.

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  8. È bellissimo… e mi hai fatta sorridere dandomi una stretta al cuore. Il mio orsacchiotto tutto consumato e di colore giallo polenta, porta un abito fatto ad uncinetto blu… affinché la paglia non esca dal suo pancino… E lui ha ben 56 anni! Veneranda età.
    Grazie per l’emozione Susanna, un bacio
    :-)claudine

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  9. Bubu è stato il nome dei miei criceti quando ero bambina. Lui è Orsetto. Mi ha seguito in questa casa, ogni tanto gli occhi “saltano” via ma io li rimetto a posto. Buona notte, dolce Phlomis. ❤ ps. "curioserò" quel libro. 🙂 pps. Non riesco a buttare via i pupazzetti, anzi, raccatto quelli che trovo per strada, quelli che la gente butta via, li lavo e li metto a fare compagnia ad Orsetto.

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  10. Dal disegno si vede che hai molto amore per il tuo orsetto! Hai fatto orsetto sorridente! C’e’ un libro di cui ho sentito parlare alla radio in questi giorni… di una bimba con l’orsetto. Era un orsetto fatto di stracci e il suo nome era orsetto…peccato che non ricordo il titolo forse la bambina con l’orsetto… il tuo come si chiama? Io avevo un cane di stoffa nera che si chiamava Bubu e un cuscino che chiamavo Mario e una scimmietta che chiamavo scimmietta. Bubu l’ho buttato nell’ultimo trasloco 😦 Buona notte ♥

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