Yūgen

Yugen

Sul Lago di Alserio, lontana, ma con l’anima abbastanza vicina:

Volano sulla nebbia
le piume dei miei occhi.

Yūgen, “leggermente oscuro”, il mistero profondo, ciò che non si può spiegare con le parole, perché è al di là di esse.

Io credo abbia a che fare con l’orizzonte, quello interiore, che, come l’orizzonte davanti ai nostri occhi, è insondabile, irraggiungibile, si sposta a mano a mano che noi  ci avviciniamo, ma dobbiamo andare avanti comunque seguendone il richiamo.

È la sfumatura tra un colore e l’altro nell’arcobaleno e anche nella nebbia.

È il silenzio che si fa musica fra una nota e l’altra.

È quello che io intuisco e non riesco a dire: mi limito a mostrare questa sequenza di volo (cormorani?, non so) sul lago fra la nebbia. Ognuno, ne sono certa, trarrà una sua personale idea di Yūgen.

Buon volo.

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

Yugen

 

32 pensieri su “Yūgen

  1. Ammirando i tuoi scatti simultaneamente mi sono venuti in mente alcuni versi haiku….

    qui
    raggiungono il mio occhio
    solo cose fresche

    Matsuo Basho
    (1644 -1694)

    ————————

    all’uomo solo
    ancora più amica,
    la luna

    Yosa Buson
    (1715 – 1783)

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  2. Parole come le tue mi riscaldano il cuore nel fragoroso silenzio in cui spesso siamo tutti immersi.Quel silenzio interiore solo mio in cui troppe volte mi chiedo se sono in qualche modo utile agli altri.❤❤❤ Grazie di cuore.

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  3. Ti seguo da anni. Osservo il tuo mondo fotografico e rimango sempre incantata da quello che vedi e come lo vedi. Da quello che provi e da come lo esprimi. Io non intervengo mai ma certe tue immagini e le parole sono finestre su spazi mentali, sanno cogliere quello che provo in quel momento portandolo a galla. Silenzio che attanaglia, ineluttabile perdita, nostalgia. Quando si dice che il silenzio fa rumore (dentro di noi). Bravissima

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  4. Anch’io penso di saperlo.Ed è anche per questo che cerco di camminare in modo da andare verso me stessa, prima al mio interno e poi portando fuori quello che trovo, che se può servire a qualche altro, a me va bene.

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  5. Non dispiacerti per me:la Natura, quando chiude una porta, te ne apre altre e forse io non sarei così come sono se non dovessi superare certe difficoltà (che una volta non avevo proprio).Imparare ad ascoltare aiutandosi sempre di più con gli occhi ti fa scoprire cose molto belle e ti fa venir voglia di condividerle.
    Quanto al discorso del taglio del ramo…eh, che l’ho usato pure io per descrivere il comportamento dis-umano e in-civile della nostra specie (a cui troppe volte mi vergogno molto di appartenere).E anche spesso mi sono chiesta in proposito”dove stiamo andando mai, che ci andiamo pure di corsa?” 🙂 ❤

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  6. ciao
    ribadisco il dispiacere allora …

    non mi ritengo particolarmente intelligente eppure riesco a vedere un pochino più in la del mio naso … non riesco ad immaginare come si possa essere così ottusi … a meno che sull’altro piatto della bilancia ci sia un bel pacchetto di soldi e potere …

    a me piace spiegare questa situazione con una similitudine: costoro sono seduti su un ramo alto di una grossa pianta, lo devono tagliare e segano dalla parte del tronco … rendo l’idea ?

    ciao 🙂

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  7. Ti ringrazio di cuore, Sarino. Sono contenta se il mio percorso può dare qualcosa agli altri oltre che a me. La malinconia..la saudade, il blue, lo spleen…forse , ma dico “forse”, appunto, non è detto sia davvero così, potrebbero essere come una nostalgia per un luogo da cui provengo, un luogo che però non conosco..ecco lo yugen, la profondità del mistero..lo spleen, per me, la malinconia non è tristezza, è semplicemente la dolcezza del ricordo unita a quella del futuro. C’è ugualmente serenità, in me.<3

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  8. “”Volano sulla nebbia
    le piume dei miei occhi.””
    Ecco è bastato questo per stordirmi .
    Ma ho continuato e ho intravisto un oltre, un volo, un percorso, bidimensionale –terreno/spirituale- che affascina anche se a tratti malinconico.
    Una pagina dai contorni struggenti che arriva con forza.
    Complimenti Ryiu

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  9. Enzo,sono io che ringrazio te.Tu mi conosci da tanto tempo,lo sai che sentirmi dire “grazie” mi mette in imbarazzo.❤
    Cerco modi alternativi,possibilmente interiori.😊

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  10. Metafisica è il tuo orizzonte, lo è da quando ci incrociammo la prima volta. Sei fedele al tuo istinto profondo e adesso che i problemi sensitivi “organici” si fanno più pressanti purtroppo voli in altro modo. Ci insegni a vedere, sentire e capire su altri piani. Posso solo ringraziarti Ryiu, dovremmo farlo tutti.

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  11. No,non hai interpretato male.Ma fa lo stesso…ho altre risorse (anche una distrofia corneale che mi sta portando a vedere sdoppiato).Credo ci siano suoni e cose da vedere e sentire in modi alternativi.Posso cantare ancora,per esempio.
    Quanto al silenzio causato non da ipoacusia ma dall’eccessivo rumore dell’avidità umana,dici bene.”Quando l’ultimo pesce sarà stato pescato( o avvelenato dall’inquinamento,aggiungo io)l’ultimo albero abbattuto…si accorgeranno che il denaro non si può mangiare”loro sì che erano saggi…prima di fare cavolate pensavano alle 7 generazioni successive…qui non pensano nemmeno al giorno dopo.

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  12. Spero di aver male interpretato questa tua frase ma se così non fosse me ne dispiaccio davvero molto … 😦 (non potendo sapere)
    diciamo allora che il mio commento lo lasciamo agli altri …
    però una cosa vorrei aggiungere:
    a causa dell’opera umana i boschi e non solo sono un po’ più silenziosi per tutti … dove senti ancora i grilli o vedi le lucciole o le rondini ?
    stiamo inquinando e distruggendo tutto e per cosa ?
    per soldi ?
    I soldi non si mangiano e non si portano nella tomba …
    ma vagliela a far capire …
    ciao Susanna 🙂

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  13. Ahimè, caro Claudio, che per me, cioè per il mio povero udito, i boschi sono da un pezzo davvero silenziosi.Ormai io ascolto sempre di più con gli occhi…

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  14. Ciao Max e come sempre grazie!il template innevato è opera di WordPress, io non c’entro. 😀 Hai dimenticato di ricordare il tuo sito fotografico.Rimedio io…

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  15. bellissimo il tuo poetare unito alla magia dei tuoi scatti. Complimenti anche per il template natalizio , trovo davvero affascinante la neve che scende. Quest’anno mi sa che la vediamo solo così (:-)) Se hai tempo passa su iobloggo, il mio blog fotografico lo porto avanti la io (:-)) Ti lascio il link qua http://maxilpoeta.iobloggo.com/

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  16. ciaoi 🙂

    la cosa che risalta di più dalle immagini (oltre la bellezza che nella Natura non si ha difficoltà a trovare) è la “sensazione” del “silenzio” …
    il silenzio ha più forme e può arrivare ad essere assordante …
    ma in questo caso spinge alla riflessione ed alla ricerca …

    certo che nella realtà ci saranno stati grandi rumori di fondo (non solo gli uccelli …) che non facilitano la concentrazione sulla ricerca all’interno di noi, ma con le foto tutto viene con grande facilità …
    sembra il paradiso

    complimenti

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  17. S’ode
    Il silenzio
    Denso
    Del volo giocoso

    A pel d’acqua…

    (Inutile dire che sono stupende, a parte la tecnica che le guarda si trova immerso nella pace silenziosa del luogo…)

    Ciao
    .marta

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  18. Bellissimo tutto. Sono stata un ora buona a contemplare anatre, germani e folaghe ad alserio sabato… immagini meravigliose e parole stupende. Adoro

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  19. A chi lo dici, Maria.. Ma alla fine possiamo dire di poter volare anche noi, magari le nostre ali sono diverse da quelle dei cormorani…magari voliamo con le parole, le immagini, i pensieri…:) Però voliamo 🙂

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