Mir

Mir

Non c’è niente di più bello dell’avere un piccolo amico come Mir, e non mi riferisco tanto alla possibilità di fotografarlo (quando mi vede armeggiare con la fotocamera non scappa via come il mio cane, anzi, sembrerebbe mettersi in posa) quanto alla Bellezza di cui fa traboccare il mio sguardo.

Sono molte le cose che Mir mi insegna ogni giorno.

La fotografia non è una “cattura”, non “fissa” nell’eternità un istante e non è una modalità di conoscenza affine al potere: per me è un incontro di sguardi che continua anche quando uno dei due sguardi non c’è più… un incontro che ti fa crescere e tutto può farti sentire tranne che onnipotente.

Mir non mi fa rimpiangere il fatto di non avere la possibilità di viaggiare in Paesi lontani dove poter scattare quei favolosi reportage che si vedono in tutti i concorsi fotografici… sarà perché ci viaggiamo dentro entrambi ormai da tre inverni, qui, sotto casa.

Solo una cosa rimpiango, quando i nostri sguardi s’incontrano: non poter sentire il suo canto, che intuisco dal palpito della sua piccola gola, e non averlo mai sentito in vita mia, e quindi ora non avere nulla da poter ricordare frugando nella memoria.

Solo un rimpianto, tutto il resto fa parte di una melodia che è fatta di silenzi. E di Bellezza, come l’inaspettato incontro, tornando a casa, con una farfalla: si asciugava al sole proprio sul sentierino davanti ai miei piedi.

Mir
Mir

 

Mir

 

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Drying in the sun

19 pensieri su “Mir

  1. Grazie, cara Anna.Sì, ogni volta che scendo quelle poche scale qui sotto casa e m’inoltro nel boschetto e Mir arriva quasi sempre al mio primo fischio…beh, è un’esperienza dolcissima.

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  2. Sono esserini estremamente combattivi, particolarmente in inverno quando il cibo scarseggia. Pensa che a me è capitato che uno mi “sgridasse” e si che in confronto a lui ero grande come un tirannosauro.
    Che sia da allora che ho iniziato a sentirmi antico?
    Forse è stanziale nel senso che d’estate si sposta nei boschi, mentre in inverno si avvicina alle abitazioni dove ha più possibilità di trovare cibo.
    Ciao
    Franco

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  3. Mir è il portatore della mia pace.Forse anche un semplice sguardo è come un mantra.Temo di avere un’idea molto zen, della fotografia. 🙂

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  4. Grazie, Franco… temo non sia stanziale, perché sparisce non appena comincia il caldo e riappare a ottobre. Questo è il terzo inverno che viene: stavolta si è portato dietro un altro pettirosso molto cattivo, che caccia lui e gli altri uccellini…così ho dovuto preparare una mangiatoia nuova (una per ciascuno: il pettirosso cattivo non può controllarle entrambe contemporaneamente).

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  5. L’invocazione del Loto che cita Cyr mi ha riportata ad una sicura consapevolezza… ogni mantra è ricerca di pace interiore… e Mir ce la dona con la sua presenza… che tu “fermi nell’istante” attraverso l’immagine! è un dono, di inestimabile grandezza spirituale… e potersi concentrare recitando un mantra sacro, beh ecco, la pace ti scende dentro in modo stupendo.
    Grazie, di cuore 🙂 claudine

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  6. Meraviglia delle meraviglie 🙂 Bellissimo post, amica mia. Proteggilo facendo ogni giorno Daimoku e lo vedrai tornare

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  7. Mir è come al solito adorabile, ma che te lo dico a farelo sai meglio di me 🙂
    Le foto sono un vero piacere per gli occhi e per la mente, specieper me che non ho (sugh) un Mir da apprezzare dal vivo e si, sarebbe un vero dispiacere se non tornasse…ma tornerà, vedrai.

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  8. Mir è adorabile e sembra proprio che si metta in posa perché gli piace essere fotografato, un bellissimo rapporto il vostro. La foto della farfalla è molto bella, anche perché inaspettata e quindi colta all’istante. Bella serie di scatti, complimenti.
    Ciao, Pat

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